Top/Flop della Settimana
TOP
QuickStep Floors: In Australia non hanno fatto faville, ma il riscatto è arrivato prontamente in Argentina. Quattro vittorie in sei tappe a testimonianza di una forza del collettivo sempre di altissimo livello. Le firme, inoltre, sono variegate e questo può essere un motivo in più di soddisfazione per Patrick Lefevere che vuol vivere un’altra stagione da protagonista con i suoi ragazzi.
Alberto Rui Costa: La voce 0 nel numero di vittorie del 2016 non era andata giù al portoghese, intenzionato a riannodare il filo con il successo in questo 2017. Non ha dovuto attendere moltissimo e nella tappa regina della Vuelta a San Juan è riuscito subito ad andare a segno. Un buon inizio per una stagione molto importante.
Tim Wellens: Qualche alto e basso di troppo per il belga lo scorso anno, ma l’approccio al 2017 è stato completamente differente. Due vittorie nelle prove più impegnative della Challenge Mallorca a dimostrazione di una condizione già buona e una grande motivazione. È un ragazzo dai grandi mezzi che potrà togliersi belle soddisfazioni quest’anno.
FLOP
Ritiro Zordan: Non entriamo nel caso specifico, tuttavia questo è il simbolo di un ciclismo che continua ad avere dei problemi. Il vicentino era un talento cristallino del vivaio italiano, con più di 130 vittorie all’attivo nelle categorie giovanili. Il salto di categoria è stato difficile, complice una serie di problemi fisici, e dopo soli tre anni è rimasto senza squadra. Probabilmente meritava qualche occasione in più, ma gli investimenti sono sempre minori e questa può considerarsi una sconfitta del movimento.
Movistar: Neanche una vittoria per la compagine spagnola sulle strade della Challenge Mallorca. Nulla di allarmante, tuttavia questo rappresenta una sorpresa considerando che in azione c’erano anche Valverde e Quintana. Il ciclismo è questo, a volte la ruota non gira ma non mancheranno le occasioni di riscatto.
Gli azzardi dell’ultimo chilometro: L’attenzione alla sicurezza degli atleti è aumentata, tuttavia gli organizzatori si prendono qualche rischio di troppo. Nella prima tappa della Vuelta a San Juan una deviazione mal segnalata ha creato non pochi problemi agli atleti lanciati verso una volata. Trovare strade giuste non è mai facile e la corsa argentina si sta dimostrando molto attenda alle esigenze dei corridori, tuttavia sarebbe bene ridurre al minimo i rischi.
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